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 Il destino di un bambino

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MessaggioTitolo: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeSab Feb 16, 2008 8:30 pm

Il sole era appena spuntato dietro i monti del Min-Ribel. L'aria era tiepida nonostante una brezza spirasse dal nord.
Irmin si alzò, scese dal suo piccolo giaciglio di paglia, si vestì e uscì di casa. Si diresse verso il piccolo ruscello che,dalle colline dietro la fattoria dei suoi genitori, tagliava a metà i campi di grano. Finalmente giunse lungo la piccola riva. Si guardò intorno per controllare che non ci fosse nessuno, si svestì e si buttò nell'acqua. L'acqua era gelida e la corrente lo cullava dolcemente, quando ad un tratto qualcosa catturò la sua attenzione: una cesta veniva trasportata dalla corrente. Subito prese a nuotare in direzione della cesta e, dopo molti tentavi, riuscì ad afferarla. Tolse il coperchio e...meraviglia! Un piccolo bambino tutto bagnato e infreddolito giaceva al suo interno.
Irmin non ebbe dubbi. Afferrò la cesta e la depose sulla riva. Si rivestì in tutta fretta e, dopo aver preso il bambino, corse verso casa sua come non aveva mai pensato di fare. Aprì con un calcio la porta e urlò:
-Mamma, papà svegliatevi, presto! Ho qualcosa da farvi vedere.Correte!
-Cos'è tutto questo chiasso a quest'ora del mattino?- rispose il padre il quale intanto si era vestito ed era andato a vedere cosa volesse il figlio.
-Guarda cos'ho trovato lunga la riva del ruscello. Un bambino in una cesta.

Fine prima parte
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeSab Feb 16, 2008 9:25 pm

Il bambino aveva grandi occhi scuri e osservava curioso tutto quello che gli succedeva intorno. Non poteva avere più di cinque mesi e quando entrò la madre di Irmin si diresse subito verso il piccolo.
Era una donna da lunghi capelli neri, di una bellezza sorprendente,degna della sua stirpe, e dotata di una bontà fuori dal comune, quasi irreale.
Si inginocchiò accanto alla cesta e prese in braccio il bambino.
-Dove hai trovato questa piccola creatura Irmin?-disse coprendo il piccolo con il suo abito candido.
-Al ruscello madre...lo portava la corrente. Non potevo lasciarlo lì.
-No-lo fermò-hai fatto bene. Però adesso corri, vai dal medico Reltis e digli di venire subito qui.
Il ragazzo annuì e corse fuori.
Il padre le si avvicinò e le disse-Avevi ragione come sempre Leuven...

Fine seconda parte


Ultima modifica di il Dom Feb 17, 2008 11:43 pm - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeDom Feb 17, 2008 12:34 am

Il medico arrivò e il bambino fu trovato in perfette condizioni e con un fisico robusto. Fu lavato e vestito con abiti purpurei, simbolo della nobiltà della famiglia da cui era stato adottato. Il mistero intorno al bambino incuriosiva tanto Irmin, tanto che spesso andava a vedere se era segnato nella lista dei bambini scomparsi, ma mai una volta trovò una descrizione che corrispondesse, tranne un giono. Stava giocando con i suoi amici nei pressi della bacheca "bambini scomparsi" quando vide un uomo affiggere un biglietto e andarsene subito. Incuriosito si avvicinò e lesse il biglietto, lo sapeva leggere perchè andava a scuola, data la sua stirpe si meritava il meglio, la descrizione corrispondeva perfettamente! Salutò di fretta gli amici e corse verso casa con la stessa velocità di quando aveva trovato il bambino.

Fine terza parte
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeDom Feb 17, 2008 8:57 pm

-Mamma. Presto vieni...- disse Irmin entrando in tutta corsa in casa. La madre gli andò incontro. Era vestita con un lungo abito rosso porpora, finemente ricamato a motivi floreali. Come anche il figlio, aveva dei lunghi capelli neri e i carttestici occhi grigi della loro casata.Aspettò che il figlio si fosse ripreso dalla corsa e parlò:
-Cos'hai combinato stavolta??
-Niente te lo giuro..Ma in compenso ho scoperto qualcosa sul bambino.
La madre vide che il figlio era particolarmente stanco, lo fece sedere e gli porse un bicchiere d'acqua. Irmin bevve così di corsa che si gettò la metà dell'acqua sui vestiti. Riprese a parlare:
-Ho scoperto da dove viene il bambino..Avrei preferito non saperlo..
-Perché?? Ti prego di non farmi preoccupare e di spiegarmi tutta la faccenda.
-Il bambino è l'erede del regno di Rimmenen...
- Ma la famiglia reale di quel reame è stata sterminata...
-Lui è l'ultimo erede.

Fine quarta parte
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeLun Feb 18, 2008 12:03 am

Leuven era nella sala e cullava il bambino per farlo addormentare. Cantava dolcemente un'antica canzone in una lingua anch'essa ormai del tutto remota, essendo ormai pochi gli esseri della sua stirpe in quella terra.
Aveva predetto il ritorno di un bambino, il ritorno della speranza, ma non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato da lei. Era discendente di una delle più grandi e importanti famiglie ormai scomparse. Una delle famiglie che era misteriosamente sparita e sterminata, forse per paura, forse per timore del futuro. Quelli come lei avevano troppo potere. Quelli come lei hanno potere.
Continuò a intonare dolci parole prima di portare il bambino nella culla. Non si era data ancora un risposta al perché della morte dei suoi cari e non si dava ancora pace. Non poteva. Decise allora di continuare a prendersi cura del piccolo e di insegnargli quello che sapeva quando sarebbe stato pronto. Perché lui era la speranza.
Lo guardò mentre sognava tranquillo come un piccolo angelo sceso sulla terra. Gli diede un becio in fronte.
-Benvenuto Gurth di Rimmenen. Ultimo della grande casata dei Cavalieri del Nord. Unica speranza...e l'unico vero Re.
Il tempo volò e i mesi passarono, fino a diventare anni.
Il bambino cresceva in forza e beltà e seguiva gli insegnamenti della ormai madre Leuven, apprendeva l'utilizzo della spada da Irmin che era diventato, ormai, un ragazzo grande, bello e forte. Lo aveva seguito lui nei suoi primi passi ed era sempre lui ad allenarlo, già dai suoi 7 anni.
Gurth aveva ormai 17 anni e si trovava in giardino ad allenarsi con il fratello, Irmin.
Il ragazzo non sapeva nulla del suo passato. Sapeva, però, di non essere figlio di Leuven perchè lui era un umano al contrario della madre adottiva e Irmin.
Gurth schivò il colpo.
-Molto bene-gli disse Irmin soddisfatto-adesso fai gioco di gambe...un passo qui...
Gurth parò tutti i colpi, ma uno gli sfuggì.
-Morto...-disse sherzando.
-Per fortuna sono solo tuo fratello, dai, torniamo dentro.
-Irmin, posso chiederti una cosa?
-Certo.
-Tu e nostra madre, di che razza fate parte?
-Noi siamo elfi. Due di quei pochi elfi rimasti in vita su questa terra.
-E...perchè io sono un umano?
Irmin badò a non parlare di ogni cosa.
-Vedi...sai che mia madre ti ha preso sotto le sue cure quando ti trovò, ebbene, i tuoi genitori saranno stati umani-disse prendendolo in giro.
-Ah ah...simpatico, davvero...come una...
-Come una cosa?-intervenne Leuven spuntata sulla soglia.
-Oh, madre, no, nulla...-disse svelto Irmin.
-Veloci, andete a cambiarvi che andiamo a camminare per le vie del paese-disse ridendo.
Gurth sgattaiolò via.
-Madre, Gurth sta iniziando a essere molto dubitante del suo passato...-disse Irmin sedendosi vicino a lei.
-Lo so, figlio mio. Ma non è ancora il momento, no. Ancora è giovane, dovrà affrontare molte prove e spero che, alla fine, accetti il suo destino.
-Come volete madre...


Fine quinta parte
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeSab Feb 23, 2008 5:25 pm

Era sera. Il sole si era ormai colorato di arancione e l'oscurità si stava diffondendo rapidamente. L'aria era fredda nonostante fosse estate inoltrata. Gurth stava tornando a casa dopo l'allenamento alle armi con il fratello. Era ormai sul punto di aprire la porta ed entrare, quando sentì due voci provenienti dal cortile dietro la casa discutere animatamente. Non aveva dubbi: erano le voci dei suoi genitori. Poggiò le armi da allenamento sull'uscio della porta e, a passo felpato, si diresse dietro un grande mucchio di fieno. Di lì avrebbe certamente sentito cosa avevano da dirsi i suoi genitori. Si sistemò meglio che poté per non farsi sentire e cominciò ad ascoltare.
-....prima o poi dovremmo dirglielo! Ormai sta per diventare adulto e gli dovremmo dire la verità!!- era la voce del padre.
-Perché? Finché non lo saprà non correrà nessun pericolo..- rispose la madre.
-Lo so, ma è un suo diritto...non potrà vivere per sempre nelle menzogne che tu hai tessuto per non fargli scoprire la verità!-
-Eppure io so che se noi glielo dovessimo mai dire, molti mali ostacoleranno il cammino-.
-è quel che prevedo anch'io, ma è nostro figlio. Noi l'abbiamo cresciuto e tocca a noi rivelargli che lui è l'ultimo discendente di una grande casate di principi elfici.-

Fine settima parte
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeDom Feb 24, 2008 11:28 pm

guth non poteva fingere di non esserselo aspettato, ma non potè far a meno di provare un moto di odio verso i suoi genitori adottivi. Quando saprò tutta la verità? e quanto sarà spaventosa? con questi pensieri che affollavano la sua mente, corse al fiume, verso un piccolo buco nel terreno circondato da betulle che usava come rifugio quando si sentiva solo e meditativo.l'aria era calda, e gli uccelli cantavano le loro ultime lodi alla giornata, ma il suo cuore batteva forte, e aveva freddo.
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeVen Feb 29, 2008 4:27 pm

La notte passò. Non si era ancora accorto di essersi addormentato nel suo rifugio. Gurth mise la testa fuori dal suo nascondiglio e guardò il cielo: l'alba non era ancora giunta. Un gran mal di testa lo costrinse a sedersi di nuovo per terra. Non era stata certo una notte molto comoda. Mille pensieri cominciarono ad affollargli la testa. Cosa avrebbe dovuto fare? Quelli erano i suoi genitori e del passato non gli importava assolutamente nulla, eppure non riusciva ancora a immaginarsi di aver vissuto tutta la sua vita nella menzogna. Ora però capiva molte cose. Era sempre stato attirato dalla storia degli elfi e delle loro casate senza che ne comprendesse il motivo. Ora tutto gli si chiariva davanti agli occhi. Decise che avrebbe dovuto prendere una decisione: scappare o rimanere là, nella sua casa, e continuare a vivere nella menzogna? Rimase per un attimo a riflettere. Sarebbe scappato. Uscì finalmente dal nascondiglio. I primi raggi del sole stavano spuntando. Avrebbe dovuto sbrigarsi: se i suoi lo avessero scoperto gli avrebbero impedito di sicuro la partenza.

Fine nona parte
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeVen Feb 29, 2008 10:47 pm

Mentre si lanciava all'attacco di un albeo di prugne, Gurth pensava ai preparativi. Venne alla conclusione che non potevapartire senza un cavallo, provviste e armi, cose che non poteva procurarsi se non a casa sua; pensò allora a come fare per procurarsi tutto senza farsi scoprire. Decise che la cosa migliore era sgattaiolare durante l'ora di pranzo, suo padre infatti sarebbe stato nei campi, suo fratello a caccia o alla sua ricerca e sua madre nel paese. Quindi si alzò e corse a perdifiato fino a trovarsi indenne davanti all'uscio. Controllò che non ci fosse nessuno, e la fortuna girava, almeno per quel momento, dalla sua parte. Rubò, per così dire, qualche pagnotta dalla dispensa assieme a due mele, brese inoltre una borracia per l'acqua, qualche arma e il suo amato pugnale, poi andò nella stalla. Sellò Reno, il suo cavallo, e si allontanò per sempre dal posto in cui era cresciuto. Come prima tappa si precipitò al suo rifugio, per decidere cosa fare. Ma lì lo aspettava una sorpresa. In piedi, con le briglie in mano, stava suo fratello.
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeMar Mar 04, 2008 4:26 pm

-Che cosa ci fai tu qui? chiese Gurth, sbalordito alla vista del fratello.
-Che domande fai? vengo con te naturalmente..Fratellino, fratellino non hai imparato niente in tutti questi anni? Sapevo che prima o poi avresti scoperto la verità, mi sono solo tenuto pronto. Sono ormai mesi che mi preparo ad una cosa del genere. Quando questa notte ho visto che non eri rientrato, ho fatto due più due e ho capito. E ora eccomi, pronto a partire con te, ovunque tu voglia andare.
Gurth non sapeva cosa dire. Era affezzionato al fratello, ma non voleva farlo allontanare da casa e, soprattutto, avrebbe avuto bisogno di qualcuno che lo coprisse con i loro genitori. Tentò una breve resistenza:
-Con tutto il bene che ti voglio, Irmin, non posso chiederti di lasciare casa...- non gli fece finire la frase.
-Infatti non sei tu che me lo hai chiesto, sono io che mi sono proposto. Poi avrai bisogno sicuramente di qualcuno che ti protegga. Se anche nella vita combatti male come in allenamento, hai poche speranze di rimanere in vita.- Guardò verso casa, e vide che le luci delle candele si stavano piano piano accendendo. -Se vogliamo partire dobbiamo sbrigarci: in casa si stanno già svegliando. Monta a cavallo. Dobbiamo andarcene- Spronò il cavallo e, in poco tempo scomparve dietro gli alberi. Gurth salì sul cavallo e spronò l'animale in direzione del fratello. Si girò però a guardare un'ultima volta casa: non l'avrebbe più rivista.

Fine undicesima parte
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeMer Mar 05, 2008 8:28 pm

Pensò che aveva compiuto un atto totalmente privo di senno solo quando fu molto lontano, l'unica protezione che aveva mai avuto l'aveva abbandonata, l'unica speranza di una facile vittoria contro i nemici l'aveva lasciata e l'unica speranza di non essere riconosciuto era totalmente scomparsa. Ora oltre agli uccisori della sua famiglia pure la sua famiglia adottiva lo avrebbe cercato, inoltre non sapeva dove andare, il mondo gli era sconosciuto in gran parte, non conosceva le sue origini, se non sommariamente, non conosceva l'identita di quelli che ce l'avevano tanto con la sua stirpe, non conosceva nemmeno le varie stirpi ed i vari regni di questo mondo che tralaltro non era nemmeno grande. Decise quindi di recarsi in un'altra città e di mettersi al servizio di qualche uomo colto che potesse insegnargli le cose che ancora non sapeva, in fondo le scuole erano in decadimento e le cose da insegnare erano censurate. Decise quindi di recarsi ad Eugiane, città non molto lontana da queela da cui era partito.
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeMer Mar 05, 2008 9:52 pm

Notte. Un fuoco divampava. Una casa stava bruciando. Era casa sua. Riconobbe i suoi genitori, erano morti nel sangue. Gurth urlò. Era solo un sogno, almeno così credeva lui in quel momento. Si toccò la fronte: era sudata. Si alzò, prese la bacinella d'acqua e si lavò il viso. Che brutto incubo che aveva fatto. Si diresse di nuovo verso il suo giaciglio, si sdraiò e cercò di prendere sonno, ma non gli riuscì. Decise allora di vestirsi e di uscire a prendere una boccata d'aria. Il sole stava spuntando dietro i bastioni della grande città di Eugiane. Era rosso: quella notte, da qualche parte nel vasto mondo era stato versato del sangue. Guardò la città: dal punto sopraelevato in cui si trovava si poteva ammirare l'intera città. I fornai erano già all'opera, i commercianti stavano andando ad aprire la loro bottega, i mendivanti si affollavano nella piazza del signore della città. Più in là il tempio dava un senso di solennità toccato com'era dai raggi del sole nascente. Quelle scene gli erano ormai famigliari. Erano due anni ormai che lui e suo fratello erano scappati da casa. Da allora non avevano più avuto contatti con la famiglia. Appena arrivati nella città, si erano subito messi al servizio di un grande saggio della città, uno stregone, Rumen. Era un uomo costui già avanti nell'età, eppure sembrava ancore nel pieno del suo vigore. Tutti lo veneravano con grande rispetto. Rifletté un attimo sul sogno che aveva fatto: qualcosa non andava decise di andarne a parlare conn Rumen.
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeGio Mar 06, 2008 12:32 am

Rumen era nel grande salone intento a leggere un antico libro. Aveva sulle spalle grande mantello bianco ed era vestito con un pesante abito anch'esso di candido.
La grande finistra era aperta e , da fuori, entrava leggera la fresca brezza portata dai respiri delle montagne.
I capelli ormai grigi dello stregone si spostarono stancamente e lo distrassero un attimo dalla sua lettura.
Avvertì qualcosa e subito si fecero vive nella sua mente queste parole:
Qualcuno sta arrivando.
Ha l'animo turbato.
Ha bisogno dei miei consigli.

A questi pensieri Rumen si alzò e si avviò verso le sue stanze private. Purtroppo non riusciva a capire chi era con certezza, ma sapeva che non sarebbe stato facile rispondere alle sue domande.
-Mio signore...
Una voce lo chiamava da fuori della sua stanza. Una giovane fanciulla dai lunghi capelli corvini lo attendeva.
-Galaton, mia cara, dimmi pure-disse lo stregone fermatosi di colpo.
-Siete turbato? è successo qualcosa?
-No, tranquilla. Voi invece non dovreste essere da mastro Gildo per la lezione di arti magiche?
Galaton tentennò un pò, poi gli sorrise in segno di saluto, si voltò si incamminò verso il giardino.
Rumen rimase per un pò a osservarla: ricordò di quando la ricevette in affidamento pochi giorni dopo la sua nascita.
Galaton era rimasta orfana quasi subito e presa sotto custodia da Rumen in persona quando i suoi genitori gliela portarono, prima della loro morte.
Erano umani.
Non si sapeva nulla su di lei, se non Rumen.
Aveva lunghi capelle neri e grandi occhi scuri, poteva avere si e no 17 anni. Era molto graziosa e molto buona con tutti: tutto il popolo l'amava. Era una discreta maga, ma continuava a studiare arti magiche per poter diventare, un giorno, come l'ormai suo padre Rumen.
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeVen Mar 07, 2008 8:28 pm

Galaton si stava dirigendo verso la casa del mastro Gildo per la sua lezione, quando si ritrovò davanti Gurth. I loro occhi si incontrarono per un attimo: da molto tempo ormai ciò accadeva ogni qual volta si vedessero. Gurth la salutò con un breve cenno del capo, lei rispose abbassando la testa. Si superarono. Lei si voltò un attimo a guardare il ragazzo;le venne in mente di avvisarlo che Rumen aveva qualcosa che non andava. Lui la ringraziò, la salutò nuovamente e continuò per la sua strada. Arrivò finalmente davanti alla porta del suo mestro, bussò ed entrò soltanto quando sentì un"Avanti". Aprì la porta e sii trovò in una grande sala circolare. Una grande libreria ricolma di antichi volumi e manoscritti circondava interamente la sala, tranne in direzione nord-est in cui si interrompava per lasciare spazio ad una piccola finestrella. Rumen era seduto dietro alla sua scrivania. Mille fogli, cartine, volumi e penne d'oche erano sparsi sul tavolo da lavoro. Gurth s'inchinò, il maestro gli fece cenno di sedersi e gli porse un bicchiere di ottimo sidro. Gurth aspettò un attimo e infine parlò:
-Maestro, avrei bisogno di un suo consiglio..
-"Lo sapevo, il mio presentimento era giusto"-pensò tra sé e gli disse- Continua...
-Bé questa notte avrei fatto una strano sogno...-si interruppe un attimo e fissò il maestro.
-Un sogno? che genere di sogno?
-Ho sognato i miei genitori, la mia terra- prese un attimo fiato come a prendere il coraggio per continuare a parlare- stavano bruciando...Sembrava davvero reale...Mi sono svegliato tutto sudato e con un senso di angoscia dentro di me
-Mio caro ragazzo, ciò che hai visto è accaduto davvero: questa notte...
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeVen Mar 07, 2008 11:47 pm

...é l'anniversario della morte dei tuoi genitori, questo è un presentimento di una prossima risoluzione della situazione di stallo che c'è tra te e i tuoi nemici, presto si scatenerà la guerra e dovrai essere pronto, non so quanto potrà durare, ne chi vincerà, questo non mi è dato di saperlo, ma so che sta per accadere quello che deve accadere...
- Oh e io come farò a sapere il momento giusto per cominciare la mia vendetta?
- Tutto verrà da se, non ti devi preoccupare, quando gli astri vorranno ti faranno capire che è il momento giusto, ora lasciami in pace a ragionare su questi antichi manoscritti - e indicò una pila di manoscritti alla sua sinistra, che per non si sa quale causa stavano in piedi anche se il loro baricentro era fuori dalla loro base.
Allora uscì e ragionò: aveva ragione Galaton, quella pila di manoscritti l'ha già finita di studiare l'anno passato, ha qualcosa che non va...
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeSab Mar 08, 2008 5:29 pm

Rumen pensò e ripensò alle parole del ragazzo. Aveva uno strano presentimento sul ragazzo. Qualcosa non andava. La visione non era stata solo una coincidenza. Riprese i libri e cominciò a cercare qualcosa che neanche lui sapeva cosa fosse. Sfogliò tre libri interamente, senza trovare niente che gli importasse. Finalmente a metà del quarto libro trovò qualcosa che attirò la sua attenzione: una strana leggenda riguardante l'antica casata dalla quale proveniva Gurth. Lesse e rilesse ,ma qualcosa non gli quadrava. Un appunto scritto al margine della pagine lo attirò:" Sempre nel momento del bisogno i membri della Real Casa erano soggatti a strani avvenimenti che gli avvertivano del pericolo, spesso delle visioni durante la notte. Gli episodi si ripetono finché il soggetto non riesce a capire di che cosa si tratti". Chiuse il libro ora tutto gli era chiaro, doveva assolutamente aiutare il suo apprendista.
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeMar Mar 11, 2008 11:10 pm

Naturalmente il giorno dopo il suo allievo tornò da lui, dicendo che aveva riavuto lo stesso sogno, lui allora gli fece vedere quello che aveva scoperto il giorno prima, la leggenda sui membri della sua casata. Gurth rimase sorpreso di una sua facoltà così strana che non era mai apparsa in lui prima di allora, si chiedeva come mai solo ora si presentava questa facoltà premonitrice. Inoltre pensava allo strazio di dover passare notti facendo lo stesso incubo, che lo angoscxiava già solo una volta, il ripetersi di esso lo avrebbe totalmente distrutto. Rumen lo consolò dicendo che lo avrebbe aiutato, era suo dovere in fondo. Gurth chiese di consultare quel libro in cui il giorno prima Rumen aveva scoperto quella notizia, poteva esserci qualcosa di interessante.
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeLun Mar 17, 2008 9:12 pm

Andò nella sua stanza. Era deciso a scoprire qualcosa su quelle visioni. Aprì il grande volume impolverato. Sulla prima pagina vi erano delle iscrizioni in uno strano alfabeto che non aveva mai visto. Le fissò per un attimo e ne riuscì a capire il significato:
"Questo, o lettore, è il grande libro della storia degli elfi.
Qui troverai tutte le risposte che cerchi sulle antiche casate.
Attento però! Potresti scoprire cose che avresti preferito
non sapere".
Riguardò la scritta. Come aveva fatto a leggere? In vita sua non aveva mai letto un alfabeto del genere. Girò pagina. Vide che le prime pagine erano tutte dedicate alla nascita e alla formazione dei regni elfici. Decine di nomi, date e avvenimenti si susseguivano senza interruzione. In un altro momento avrebbe certo letto tutte quelle informazioni, ma aveva fretta. Fretta di sapere la verità sulla natura delle sue visioni. Stette alcune ore a girare le pagine di quel libro, alla ricerca di rsposte alle sue domande, quando una pagina attirò la sua attenzione. Lesse e rilesse più volte, poi chiuse il libro sconvolto.
Avrebbe preferito non sapere....
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitimeLun Mag 12, 2008 9:42 pm

Quello che aveva avuto in dono da avi oscuri era un problema grave per lui, infatti era il dono principale delle persone scomparse tragicamente nelle famiglie elfiche. La sua facoltà di ricordare avvenimenti vecchi anche non visti eraa trattato da parte degli elfi in modo tragico e visto in generale malamente. Chissà perchè proprio a lui...
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MessaggioTitolo: Re: Il destino di un bambino   Il destino di un bambino Icon_minitime

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