Poesie

La luce della Luna illumina ogni tratto del mio viso.
"Con questa luce siete veramente bella",
mi hai detto.
Adesso la Luna illumina ancora il mio viso.
Ma tu non ci sei.
Siamo io e lei.
Io e la Luna accompagnate dal vento.
Sono sicura che lei non mi lascerà mai.
La Luna mi guarderà sempre.

Se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di dio
di dio è il sorriso

-poesia troppo assurda-




Le piccole cose
che amo di te
quel tuo sorriso
un po' lontano
il gesto lento della mano
con cui mi accarezzi i capelli
e dici: vorrei
averli anch'io così belli
e io dico: caro
sei un po' matto
e a letto svegliarsi
col tuo respiro vicino
e sul comodino
il giornale della sera
la tua caffettiera
che canta, in cucina
l'odore di pipa
che fumi la mattina
il tuo profumo
un po' balsé
il tuo buffo gilet
le piccole cose
che amo di te

Quel tuo sorriso
strano
il gesto continuo della mano
con cui mi tocchi i capelli
e ripeti: vorrei
averli anch'io così belli
e io dico: caro
me l'hai già detto
e a letto sveglia
sentendo il tuo respiro
un po' affannato
e sul comodino
il bicarbonato
la tua caffettiera
che sibila in cucina
l'odore di pipa
anche la mattina
il tuo profumo
un po' demodé
le piccole cose
che amo di te

Quel tuo sorriso beota
la mania idiota
di tirarmi i capelli
e dici: vorrei
averli anch'io così belli
e ti dico: cretino,
comprati un parrucchino!
e a letto stare sveglia
e sentirti russare
e sul comodino
un tuo calzino
e la tua caffettiera
che é esplosa
finalmente, in cucina!
la pipa che impesta
fin dalla mattina
il tuo profumo
di scimpanzé
quell'orrendo gilet
le piccole cose
che amo di te

Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà
di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempierà l'universo.

Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l'incanto
di un tuo solo sguardo

Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni.

Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando l'estate
per il caldo non dormi.
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo

Semplici cose.
Un sorriso.
Un abbraccio.
Una carezza.
Un saluto.
Uno sgurdo.
Un gesto.
Piccole cose che diventano grandi.
E mi chiedo perché.
Perché...

L'amore
raramente mi tocca
ma quando ciò avviene
il mio animo più non s'avvede
del resto
tutto svanisce dietro
una nebbia

lei,
solo lei nei miei pensieri
e io altro non vedo
e divento cieco
e non m'accorgo
di ciò che intorno a me succede
non capisco più niente.

Eppure cerco
e voglio l'amore
e senza di lui non vivo

Sogno.
E sogno un luogo scuro e 12 rintocchi in lontananza.
Sogno una bara di legno che un semplice paletto d'argento non è riuscito a chiudere.
Sogno una creatura e impronte di passi invisibili sul suo cammino.
Sogno un mantello sporco di sangue e il fruscio della stoffa, sogno capelli neri nascondere il viso pallido e occhi rossi splendere nella notte come rubini sanguinanti.
Sogno la porta aprirsi lentamente con uno scricchiolio.
Sogno di sentirlo muovere nel buio, sogno la sua mano scheletrica stringere la mia, e il battito del mio cuore tanto forte da coprire anche il vuoto lasciato dal suo ormai fermo.
Sogno un bagliore argenteo quando socchiude la bocca, il suo odore dolce e pungente, il suo respiro freddo sul collo e il sibilo delle sue parole.
"Hai paura di me?"
No, vampiro, no, anima persa, no, desiderio d'amore insanguinato, mia passione maledetta, no.

Mi risveglio.
Dolore al collo e sangue che ancora scorre. Ma quegli occhi sono scomparsi.

Non è mia, ma comunque...

La nebbia agli irti colli
piovigginando sale e
sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar

Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Sta l'aspro odor de' vini
L'animo a rallegrar

Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
Sta il cacciator fischiando
Sull'uscio a rimirar.

Tra le rossastre nubi
Stormi di uccelli neri
com'esuli pensieri
Nel vespero migrar

'Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'eterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.

Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapïenza e 'l primo amore.

Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogni speranza, voi ch'intrate'.

Io amo dante...un passo celebre di straordinaria bellezza, come tutto il canto

O frati, che per cento milia
perigli siete giunti a l'occidente
a questa tanto picciola vigilia

de' nostri sensi ch'è del rimanente
non vogliate negare l'esperienza
del retro al sol, del mondo sanza gente.

Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza

ho visto nel cielo
la mia anima volare via.
finalmente.

Per gli appassionati del signore degli anelli, voglio vedere se indovinate dove e a chi è riferito:

Non tutto quel ch'è oro brilla
Né gli erranti son perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza.
Le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.

(inviatemi un messaggio se lo indovinate!)

La vita è come un teatro
c'è chi ha le sue entrate e le sue uscite
e la scena finale che conclude questo dramma
strano e senza senso che è la vita
è come una seconda giovinezza
senza gusto, senza vista, senza tatto, senza...
nulla!

(tratto da Shakespeare)

M'illumino d'immenso.

(a questa in genere seguono commenti di vario tipo. Il primo che ho sentito è stato "credo che qualcosa stia andando a fuoco" (vero, Moon?); l'ultimo "allora non è vero che solo i giovani si drogano!")

Come le foglie nel tempo fiorito di primavera
spuntano e crescono rapide ai raggi del sole,
così siamo noi uomini: per un breve momento
godiamo dei frutti della giovinezza, ignari del bene e del male
ma rapido si avvicina il destino di morte.

ODIO! smettila di urlarmi nelle orecchie!
ODIO!smettila di tormentarmi!
e lei urla, urla, urla a pieni polmoni, per ricordarmi il male che mi vuole
e io non posso fare altro che chiudere gli occhi e cercare di nascondermi
chiudere gli occhi per non vedere il buio
nascondermi perche il Male mi ucciderà
e lei continua ad urlare, urlare, urlare a pieni polmoni, per ricordarm che la rabbia scorre empre più violentemente nelle mie vene
e io non posso fae altro che tapparmi le orecchie e cercare di fuggire
tapparmi le orecchie per non sentire le grida
fuggire perche il Male mi ucciderà
e tu piangi, e io piango, e le lacrime sembrano un fiume in piena
ma la loro dolcezza non può proteggermi dal Male, perche il Male mi ucciderà
e ho paura, incatenata da quelle grida,
e il Male mi uccide.

(non è una critica rivolta a nessuno in particolare)

Smettila!
A te tutto va sempre per il verso giusto
trovi l'amore nei posti più impensati
trovi amici pronti ad aiutarti dietro ogni angolo
hai una famiglia strana, ma che comunque ti aiuta ad andare avanti
e ti lamenti
ti deprimi, odi il mondo,te ne vai, scappi, urli
dici di amare un ricordo,
dici di non avere un vero amico,
dici di odiare quasi tutta la tua famiglia
smettila!
apri gli occhi e vedrai che tu non sei il centro del mondo
intorno a te c'è vita

Vento...solo un soffio e tutto cambia...
Vento...sposta anche i foglii sparsi nella mia mente...
dona loro un ordine...
un modo per sorridere...
per essere felice...
e sentirti ancora,oh Vento...
spostare i miei capelli...
mentre il mio sguardo si perde...
nell'infinito...

Spesso, per divertirsi, le ciurme
Catturano degli albatri, grandi uccelli marini,
che seguono, compagni di viaggio pigri,
il veliero che scivola sugli amari abissi.
E li hanno appena deposti sul ponte,
che questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi,
abbandonano malinconicamente le grandi ali candide
come remi ai loro fianchi.
Questo alato viaggiatore, com’è goffo e leggero!
Lui, poco fa così bello, com’è comico e brutto!
Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa,
un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che volava!
Il poeta è come il principe delle nuvole
Che abituato alla tempesta ride dell’arciere;
esiliato sulla terra fra gli scherni,
non riesce a camminare per le sue ali di gigante.

(non è mia la ho trovata su un sito firmata anonimo, ma ci tenevo a metterla perchè la trova bellissima)



E allora puoi dire di avere sentito la voce del mare.

Anonimo

Odio e Amo, forse tu ti chiederai perché in me avvenga questo
Non lo so, ma sento che accade, e sono in croce.

Questa è una poesia che ho scritto per la mia storia, anzi una canzone:

Casa è alle spalle
la strada è senza fine
devo andare avanti
seguire la mia via
si uniscono mille sentieri
dove mi porteranno?
Nessuno lo sa..

questa invece l'ho scritta per la mia, di storia...

the water started to rise
the sky became black over me
the water started to rise
i felt very cold in my heart
the water began to cover me
i didn't know how to keep breathing
the water was cold around me
and i was floating in it
i didn't know how to keep breathing
the water was covering me
i felt very cold in my heart
i didn't know how to keep breathing
all turned black around me.
the last breath.

Basta, basta tapparsi le orecchie.
Provate ad ascoltare il pianto del vento,
il dolore del sole,.
Toccate le lacrime della luna
e sentite la sofferenza del mare.
Non udite le grida della Terra?
Provate a prestare attenzione...
almeno per una volta...

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che Tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell'uomo perché te ne curi?
Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli.